24/09/2010

Nuova normativa "antimafia" sugli appalti pubblici - Tracciabilità dei flussi finanziari.

Commenti e indicazioni operative

Con la legge 136/2010, entrata in vigore il 7 settembre 2010, sono state introdotte nuove disposizioni “antimafia” applicabili ai soli appalti pubblici, e non quindi ai lavori commissionati da privati o da imprese private.

Una delle novità che necessita di essere analizzata con attenzione riguarda la tracciabilità dei flussi finanziari.

L’Art 3, comma 1, prescrive che i pagamenti disposti dall’ente pubblico debbano essere ordinati nei confronti dell’impresa appaltante esclusivamente per mezzo di bonifico bancario o postale su “conti correnti dedicati, anche non in via esclusiva”.

Inoltre, il comma 2 del medesimo Art. 3, prescrive che i pagamenti destinati ai dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti nelle spese generali, debbano essere eseguiti tramite conto corrente dedicato per il totale dovuto, anche se questo non è riferibile esclusivamente alla realizzazione degli interventi derivanti dall’appalto pubblico. In questo caso dovrebbero essere possibili anche pagamenti con altre modalità tracciabili che non siano necessariamente bonifici; ad esempio assegni non trasferibili, ricevute bancarie, Rid.

 Vediamo in pratica cosa significa:

1)      Innanzitutto è stato chiarito che la normativa non è retroattiva, quindi si applica ai soli nuovi appalti affidati dal 7 settembre 2010;

2)      Varie sono le casistiche a cui è applicabile, infatti oltre ad appalti per grosse infrastrutture (ferrovie, autostrade, Expo 2015) la nuova normativa non prevede importi minimi a cui non sia applicabile, quindi anche per la manutenzione di una fotocopiatrice in Comune, la riparazione di una finestra in una caserma o l’imbiancatura di una scuola, per fare degli esempi, è necessario comunicare l’IBAN del conto corrente “dedicato”.

3)      La definizione di enti pubblici non comprende solo Stato ed enti statali, Regioni, Province e Comuni, ma anche enti partecipati come ANAS, Camere di commercio e loro consorzi, ecc..

4)      La normativa, oltre che alle procedure affidate in appalto, si applica anche alle forniture di beni e servizi “in economia”, ovvero ordini di ammontare non elevato, per le quali la procedura dell’appalto diventa anti-economica ed eccessivamente lunga.

 Chiariamo subito che non è necessario aprire nuovi conti correnti, ma diverrà prassi dei vari enti chiedere alle imprese cui affidano i lavori una specifica comunicazione contenente il conto corrente “dedicato” e le generalità delle persone delegate ad operare su di esso.

Può essere raccomandabile dare questa informazione già in sede di offerta, per non allungare le tempistiche, ad esempio con la seguente dicitura: “ai sensi della legge 136/2010, art. 3 comma 1, Vi comunichiamo l’IBAN del conto corrente dedicato su cui accreditare i bonifici  IT……………………. , generalità e codice fiscale della persona delegata ad operare su di esso: (nome e cognome) codice fiscale (xxxxx) ”; nel caso in cui altre persone abbiano delega sul conto sarà necessario indicarle.

 Attenzione

Come accennato sopra, sempre limitatamente al caso dei lavori pubblici, anche l’appaltatore dovrà garantire la tracciabilità dei pagamenti disposti ad eventuali subappaltatori, dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti nelle spese generali.

In pratica i pagamenti dovranno essere disposti dallo stesso conto “dedicato” e sarà necessario chiedere ai subappaltatori, dipendenti, ecc. la comunicazione dei loro conti correnti “dedicati”, anche se, per assicurare la tracciabilità sarà sufficiente che detti pagamenti provengano dal conto dedicato e siano disposti con bonifici, ricevute bancarie, RID o assegni non trasferibili.

Infine, se l’impresa ne ravvede l’utilità, i conti “dedicati” possono anche essere più d’uno, purché siano comunicati all’ente pubblico che ha commissionato l’opera entro sette giorni dalla loro accensione.

Nullità del contratto

I commi 8 e 9 del richiamato Art. 3 impongono di inserire nel contratto di appalto, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale i contraenti si obbligano alla tracciabilità dei flussi finanziari; detta clausola deve essere ribadita anche nei contratti con eventuali subappaltatori e, l’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che abbia notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità procede all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone la stazione appaltante e la prefettura territorialmente competente (!).

A tal riguardo è utile precisare che la stazione appaltante ha obbligo di verificare che nei contratti sottoscritti dall’impresa con i subappaltatori e subcontraenti sia prevista, a pena di nullità del contratto, la clausola con cui ci si obbliga alla tracciabilità dei flussi finanziari.

Il CUP

Il comma 5 dell’Art. 3 prevede che, ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, il bonifico debba riportare il codice unico di progetto (CUP) relativo all’investimento pubblico; codice che, se non noto, deve essere richiesto alla stazione appaltante.

 Sanzioni

1)   Ai pagamenti effettuati con mezzi non tracciabili, oltre alla risoluzione del contratto, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria dal 5% al 20% del valore della transazione stessa;

2)     I pagamenti effettuati su conto corrente non dedicato comportano una sanzione dal 2% al 10% del valore della transazione stessa;

3)   Medesima sanzione, dal 2% al 10%, nel caso di omessa indicazione del CUP nel bonifico bancario;

4)   Reintegro dei conti dedicati con modalità diverse dal bonifico bancario o postale, sanzione dal 2% al 5% di ciascun accredito.

5)      Per l’omessa, tardiva, o incompleta segnalazione dei conti correnti e delle generalità delle persone delegate ad operare su di essi, sanzione da 500 a 3.000 euro;

Identificazione degli addetti nei cantieri

L’art. 5 della Legge 136 prevede che la tessera di riconoscimento degli addetti dovrà contenere, oltre agli elementi già obbligatori, anche:

• la data di assunzione;

• in caso di subappalto, la relativa autorizzazione (estremi del subappalto);

• nel caso di lavoratori autonomi, l’indicazione del committente.

 

Controllo degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali nei cantieri pubblici e privati

Attenzione: questa disposizione si applica anche ai cantieri privati

 L’art. 4 della legge 136/2010, prescrive che sia indicato sulla bolla di consegna del materiale utilizzato nei cantieri, anche il numero di targa e il nome del proprietario dell’automezzo con il quale è stato effettuato il trasporto. Si ritiene - ma non ci sono dichiarazioni ufficiali in tal senso - che in caso di contratto di locazione finanziaria (leasing) debba essere indicato il nome della ditta utilizzatrice. La disposizione si applica con riferimento ad ogni tipo di cantiere, relativo ad opere in appalto, sia pubblico che privato, oppure relativo a realizzazioni proprie dell’impresa.

L’indicazione può essere eseguita anche mediante l’apposizione di un apposito timbro indifferentemente nel corpo della bolla o nell’eventuale spazio riservato alle annotazioni.

Esempio:

trasporto effettuato mediante :

targa......................................

proprietario o locatario..............................

Modulistica

Seppure non sia prevista una modulistica ufficiale, riporto dei fac-simili utilizzabili per gli adempimenti previsti:

1)  Comunicazione dei conti correnti, dei delegati, e richiesta del CUP

Carta intestata azienda

 

Alla Stazione appaltante

 

________________, lì ____________

 

Oggetto : Comunicazione ai sensi della Legge 136/2010 Richiesta del Codice Unico di Progetto (CUP)

 
Il sottoscritto ________________________  nato a ___________________

Il _________  residente in via __________________________ n. ________

nella sua qualità di titolare dell’omonima ditta, corrente in ___________________via __________________________ n. ____  Codice Fiscale ___________Partita Iva___________

 oppure

Il sottoscritto ________________________  nato a ___________________

Il _________  residente in via __________________________ n. ________

Codice Fiscale  __________________ nella sua qualità di legale rappresentante della Società ___________________________________________ corrente in  ____________________________Via __________________ n.___ Codice Fiscale____________Partita Iva_______________

 Premesso

 che il sottoscritto/la Società agisce quale appaltatore/subappaltatore in relazione all’opera/servizio/commessa pubblica (indicarne i dati identificativi),

 Comunica

ai sensi dell’art. 3, comma 7 della Legge 13 agosto 2010, n. 136, che alla predetta opera/servizio/commessa pubblica sono dedicati i seguenti conti correnti bancari (e/o postali):

1)       - C/C n. _________________ acceso presso _____________

Agenzia/Filiale di _______________

codice IBAN ______________________

sul quale è delegato ad operare il Signor__________________ 

nato       a ______________il______

Codice fiscale ______________

2)      - generalità e codice fiscale delle persone delegate a operare nei conti

 Chiede

 al fine di ottemperare agli obblighi previsti dall’art. 3 della predetta legge 136/2010, di essere portato a conoscenza del Codice Unico di Progetto (CUP) relativo all’opera/servizio/commessa di cui in premessa.

Cordiali saluti.                                                     _________________

 




2)  Richiesta del conto corrente ai propri fornitori/consulenti/dipendenti

Carta intestata azienda

Ai dipendenti

Ai collaboratori/consulenti/fornitori

 

Oggetto : appalti pubblici e nuove norme antimafia – tracciabilità dei flussi finanziari

Il 7 settembre 2010 è entrato in vigore il “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al  governo in materia di normativa antimafia” (Legge n. 136/2010).

Tale nuova normativa obbliga le aziende che partecipano ad appalti pubblici ad accendere conti  correnti (bancari o postali) dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche e a pagare,  mediante tali conti, stipendi, contributi e tributi.

 Inoltre, tutti i movimenti finanziari devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale.

 Pertanto, al fine di rispettare le nuove disposizioni normative, si invitano dipendenti, collaboratori, consulenti e fornitori a dotarsi di conto corrente bancario o postale sul quale indirizzare i pagamenti citati.

 A tal fine, si chiede di comunicare le proprie coordinate bancarie/postali alla scrivente e le generalità delle persone delegate a operare entro il prossimo ______________________

 
A disposizione per chiarimenti, si porgono cordiali saluti.

 
_____________________, lì _______________

 


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Studio  dott. Simonini   ragioniere - dottore in economia - tributarista certificato UNI 11511:2013

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Professione disciplinata dalla Legge 4 del 14 gennaio 2013

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